Riccardo Chailly inaugura la stagione con un programma tutto francese, tra "Daphnis et Chloé" di Ravel e "Et exspecto resurrectionem mortuorum" di Messiaen.
Daniel Barenboim, socio onorario, torna con la Filarmonica per un concerto tutto dedicato a Beethoven.
Gianandrea Noseda torna al Teatro alla Scala, questa volta alla testa della National Symphony Orchestra di cui è Direttore Musicale.
Philippe Jordan e il pianista Bertrand Chamayou interpretano il concerto "per la mano sinistra" di Ravel e il Prélude a l'après-midi d'un faune di Debussy.
Debutta al Teatro alla Scala Matthias Pintscher, che accosta il suo brano "Mar'eh" a Stravinskij, Fauré e Debussy
Myung-Whun Chung affronta per la prima volta con la Filarmonica la musica di Bruckner, accanto al Concerto K 488 di Mozart, per il quale è solista al pianoforte.
Alexander Malofeev torna alla Scala con il suo cavallo di battaglia, il concerto n. 1 di Čajkovskij.
Giovanni Sollima è direttore, solista al violoncello e compositori per questo concerto dove il suo "Folktales" si accosta alla musica di Haydn.
Il giovane direttore Tarmo Peltokoski debutta al Teatro alla Scala dirigendo Sibelius, Leonidas Kavakos interpreta il concerto n. 2 di Karol Szymanowski.
A causa di un’indisposizione Fabio Luisi è stato costretto a rinunciare al suo impegno. Lo sostituisce Robert Treviño.